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Il Villaggio della Speranza

Attività

Il nostro impegno per la Speranza.

"Questo progetto è il nostro tentativo di rispondere ad una delle sfide più pressanti affrontate dal Paese in cui operiamo: la Tanzania. Il problema in questione è l'AIDS. Secondo un rapporto del 2007, dei 33,2 milioni di persone sieropositive nel mondo, 22,5 milioni si trovano nell'Africa sub-sahariana. Questo significa che nei prossimi anni, molti Paesi di questa regione vedranno la perdita di un terzo della loro popolazione, principalmente nell'età lavorativa e produttiva. Il nostro progetto mira ad affrontare questa realtà sconcertante e a portare sollievo e speranza dove più serve."

(Don Boselli, 2007)

Le vittime innocenti sono i bambini, contaminati nell’utero della madre o durante l’allattamento. Inevitabilmente un terzo delle madri sieropositive trasmetterà il virus al nascituro.

Molti sono gli orfani, per i quali oltre alla malattia esiste anche il problema dell’assistenza che in Africa, già depressa da guerre e sottosviluppo, non viene affrontato adeguatamente. Inoltre alcune madri HIV positive, o lasceranno il loro figlio a causa della propria morte o lo abbandoneranno al momento della nascita, dando per certo che il loro bambino non vivrà, avendo contratto la stessa malattia. Il nostro progetto vuole essere un piccolo contributo per la soluzione di questo dramma.

I bimbi che ospitiamo al “Villaggio della Speranza”, vivono in diverse casette in uno stile di vita familiare, con una mamma e un papà adottivi che si occupano di loro.

Inoltre il villaggio comprende altre costruzioni: un dispensario, degli ambulatori, il reparto “maternità sicura” con sale parto e alloggi per le partorienti, una scuola (materna ed elementari), la casa delle suore che si occupano dell’Opera, gli uffici, e infine la cucina e la lavanderia centralizzate.

Il Villaggio dispone inoltre di un’officina e di una piccola stalla.

Cerchiamo di dare a questi bambini il meglio che possiamo a livello nutrizionale, medico, psicologico e spirituale, così che possano vivere con serenità i giorni della loro vita.

Quelli che sono diventati negativi saranno sistemati in una casa famiglia appena fuori dal Villaggio.

Suor Rosaria Gargiulo
Padre Vincenzo Boselli

Attività

I beneficiari del villaggio.

I beneficiari del progetto sono bambini HIV positivi, di diverse età, orfani o abbandonati. Inoltre vengono fornite cure per l'AIDS anche a persone esterne al Villaggio.

La struttura del Villaggio

All'interno del perimetro recintato del Villaggio della Speranza ormai le costruzioni sono tutte completate.

Al centro del Villaggio sorgono le dodici casette (6 bifamiliari) e la scuola materna. Entrando dal cancello principale (rivolto a ovest) e muovendosi verso sinistra si trovano in ordine: la casa delle suore la casa del volontario l'officina la stalla gli appartamenti dei lavoratori interni gli appartamenti per i medici che vengono dall'estero

(Villaggio nel 2010)

la casa dei volontari dell'Associazione Progetto Tanzania , che si è resa necessaria dopo che la Casa del Volontario è stata adattata a luogo di lavoro e di accoglienza in cui svolgono le loro attività quotidiane Don Vincenzo e Suor Rosaria. Per non interferire nel loro lavoro, l'Associazione ha sentito la necessità di costruirsi una casa dove alloggiare i propri volontari che più volte durante l'anno si recano al Villaggio della Speranza per offrire la propria opera

I locali della "maternità sicura" con sale parto e piccoli appartamenti per le neomamme dietro la "maternità" sorge la lavanderia centralizzata proseguendo troviamo la cucina centralizzata il dispensario la Chiesa gli ambulatori il centro di accoglienza per i malati esterni ed infine gli uffici , alla destra del cancello di entrata e di fronte alla casa delle suore.

Chi ha creduto nel Progetto Tanzania

Testimonianze

Giuseppe Compagnoni

Pensando che stesse piovendo guardo lassù, ma il cielo è splendidamente sereno, allora capisco…al cuore non si comanda.

Luisa e Mirko

Tutta l’energia ci è stata restituita dalle parole e dalle lacrime di gioia di Don Vincenzo e Suor Rosaria, quando ci hanno salutati con l’ultima messa prima di partire.

L'Associazione può raccogliere fondi allo scopo di finanziare la propria attività istituzionale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni o contributi senza corrispettivo.

  Cerchi modi per contribuire? Manda un’email al nostro Coordinatore.

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